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Vini umbri: alla scoperta del terroir e del vino umbro

Vini umbri: alla scoperta del terroir e del vino umbro

DOC e DOCG: quali sono i vini umbri, il terroir e curiosità sull'Umbria

Alla scoperta dei vini umbri. Che terroir caratterizza l'Umbria? Quali sono le Doc, le Docg  e quali sono i vitigni più diffusi in Umbria?

 

Ecco qualche notizia enoica sull'Umbria, cuore verde d'Italia. Andiamo a conoscere il territorio, le Doc  e le Docg di questa regione e i vini più diffusi.

L'Umbria può vantare una tradizione enologica abbastanza antica che nel tempo si è accresciuta dando origine a tredici Doc e a due Docg. Questa regione, polmone verde d'Italia, presenta molteplici aspetti territoriali che hanno permesso la produzione di varie tipologie di vino. Andiamo a scoprirle.

Più del 70% del territorio è coperto da colline, mentre per il 29,3% l'Umbria è costituita da montagne: ad est vi è una dorsale montuosa che percorre il confine con le Marche, dal Monte Cucco fino ai Monti Sibillini, un'altra va da Gubbio al Monte Subasio e altre si trovano nei territori di Foligno, Spoleto e la Valnerina. Il fiume più importante in Umbria è il Tevere, il cui corso offre le sponde per una gran parte della superficie vitata umbra. Il suolo umbro può essere marnoso, argilloso e ricco di arenarie, mentre nella zona dei Colli Perugini e dei Colli del Trasimeno si riscontrano in prevalenza terreni ricchi di argilla, limo e depositi alluvionali, ma non mancano zone più calcaree. Il clima che caratterizza questa regione, nel ternano e nell'area del Lago Trasimeno, è mediterraneo, mente nelle zone più interne e appenniniche il clima è continentale. I Vini Umbri godono di particolari vantaggi qualitativi che derivano dalle caratteristiche pedoclimatiche delle zone di produzione. Le colline sono favorite da buone esposizioni solari e da una rete idrografica naturale che fornisce al suolo il giusto apporto di umidità.

Per molto tempo l'Umbria è stata considerata regione per un solo vino, l'Orvieto, e di conseguenza regione prevalentemente bianchista, con i rossi concentrati prevalentemente nelle zone di Montefalco e Torgiano. Oggi in realtà la produzione vinicola, derivante da vigneti allevati o a cordone speronato o a Guyot, può riguardare sia i vini bianchi che i vini rossi, con picchi qualitativi diversi in base all'areale di riferimento.

 

La zona che riguarda la Cantina Berioli e la Doc Colli del Trasimeno, è quella che si estende sui versanti collinari del Tevere, del Topino e delle sponde del Lago Trasimeno. I vitigni più usati sono Sangiovese, Merlot e Gamay, per i vini rossi, Grechetto, Trebbiano, Chardonnay per i bianchi. I vini risultano di medio corpo e ottima freschezza; argilla, sabbia, calcare e tufo nei terreni si traduce in vini con una buona struttura acido-sapida tale da garantire lunghe maturazioni e longevità, come nel caso di Topporosso e Spiridione della cantina Berioli. Anche i vini bianchi risultano freschi, minerali e morbidi, come nel caso del Vercanto, Toppobianco e Maldestro della stessa cantina.                                                                                                                                              Le Doc di questa area sono Doc Colli Altotiberini, Doc Colli del Trasimeno, Doc Colli Perugini e Doc Assisi.

Tra Deruta e Spoleto si estende il famoso areale delle terre del Sagrantino e dei Colli Martani, dove si producono prevalentemente vini da Sagrantino, Grechetto di Todi e Trebbiano Spoletino. Il Sagrantino dà origine a vini tannici, caldi e strutturati , mentre il Grechetto di Todi, che in Emilia Romagna corrisponde al Pignoletto, è usato per ottenere vini caratterizzati da freschezza, sapidità e mineralità; il Trebbiano Spoletino è alla base di vino molto freschi, con sentori floreali e vegetali. Oltre la principale Doc Montefalco, le altre Doc sono Doc Torgiano, Doc Todi, Doc Spoleto e Doc Colli Martani.

 

L'areale orvietano, con annessi i Colli Amerini, presenta dei suoli con un'origine vulcanica, con formazioni tufacee e di matrice piroclastica. Il disciplinare prevede la produzione di vini bianchi secchi , anche amabili e dolci, talvolta da vendemmia tardiva o da uve attaccate da muffa nobile; i vini rossi invece originano da uve Sangiovese, Alicante, Merlot, Cabernet Sauvignon e Canaiolo: sono più o meno strutturati, di ottima carica tannica ma mai astringenti. Le Doc qui presenti sono Doc Amelia, Doc Lago di Corbara, Doc Orvieto e Doc Rosso Orvietano.

L'Umbria può vantare anche la presenza di due Docg: Montefalco Sagrantino e Torgiano Rosso Riserva.

 

Queste sono solo le caratteristiche generali delle principali zone vinicole dell'Umbria, ma va comunque tenuto presente che per ogni cantina e per ogni scelta enologica possiamo avere delle peculiarità che fanno di ogni vino un prodotto artigianale. Le tradizioni in Umbria sono e saranno un aspetto fondamentale per la produzione vinicola, ma non è mai trascurata l'innovazione in tutta la filiera di produzione.

I vini dell'Umbria sono tradizionalmente abbinati ai prodotti tipici del territorio: immancabili maiale, tartufo, insieme alla norcineria in generale, erbe aromatiche e legumi. Il maiale è il principe delle carni, non solo per la ricchezza e per la varietà dei salumi e degli insaccati, ma anche per le ricette della tradizione. I vini rossi della Cantina Berioli sanno accompagnare in modo equilibrato anche piatti a base di selvaggina, dal cinghiale alla lepre, talvolta accompagnati da spezie, erbe aromatiche o dall'umbrissimo tartufo. I vini umbri sono il connubio perfetto con la cucina tipica contadina, che esalta i sapori dei cereali e dei legumi, come la Zuppa di lenticchie di Castelluccio o la Fagiolina del Lago Trasimeno.

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